Aerei da guerra israeliani, nel corso di 48 ore di attacchi ininterrotti contro la Striscia di Gaza hanno causato molti danni a infrastrutture e ferito numerosi Palestinesi, per la maggior parte donne e bambini; con questi raid proditori, nella peggiore tradizione 'piratesca', l'aviazione sionista intende "approfittare" della distrazione dei mezzi di comunicazione di massa, concentrati sull'intervento occidentale in Libia, per indebolire e danneggiare l'enclave costiera assediata.
Adham abu Salmiya (sopra), portavoce dell'Authority di Gaza per il Servizio Ambulanze, ha rivelato che almeno 18 feriti sono stati ricoverati nei pronto soccorso dell'Ospedale Al-Shifa, che ha accolto 11 pazienti e sette all'Ospedale Kamal Adwan. Tra i feriti sei sono donne e sette bambini sotto i 14 anni.
La zona più duramente colpita é stata quella di Khan Younis, a sud di Gaza, dove case civili e una moschea sono state bombardate e lesionate, insieme alla struttura di polizia "Abdel aziz Rantisi", ad Al-Tuam, dove é stata colpita anche una clinica ortopedica, l'unica struttura medica dell'area.
Altri raid sono stati condotti a Gebel al-Rayes, ad Al-Tufah, dove é stata colpita una fabbrica artigianale di cemento di risulta (dove i detriti vengono triturati per farne malta), e ad Al-Zeitoun, dove una piccola fonderia é stata distrutta. Anche un'officina automobilistica a Est di Gaza é andata completamente distrutta.
Come si nota tutti questi obiettivi sono economici e civili, colpiti per rendere ancora più difficile e penosa l'esistenza degli abitanti del ghetto assediato. La Resistenza palestinese, comunque, non ha fatto attendere la propria rappresaglia, che si é concretata con un lancio di razzi Qassam e colpi di mortaio verso obiettivi israeliani a Nord della Striscia.
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