venerdì 29 aprile 2011

Centinaia di Egiziani manifestano davanti all'ambasciata sionista: "Stop immediato a ogni relazione con Israele!"


Centinaia di cittadini egiziani hanno dimostrato di fronte all'ambasciata israeliana al Cairo, domandando una immediata e unilaterale interruzione di ogni rapporto diplomatico ed economico con il regime dell'Apartheid. La manifestazione si é concretata spontaneamente grazie a un passaparola tramite telefoni cellulari e personal computer man mano che si diffondevano le notizie riguardanti il nuovo e devastante attentato che ha colpito la rete metanifera del Sinai, tramite la quale, per volontà dell'ex-tiranno Mubarak, l'Egitto riforniva Israele del 40% del suo fabbisogno di gas naturale, a prezzi totalmente fuori mercato.

I dimostranti hanno intonato e scandito slogan contro questo accordo, che é già al centro di numerose inchieste della magistratura che ne hanno accertato la natura iniqua e dannosa per gli interessi nazionali, chiedendone la cancellazione immediata. L'attivista di sinistra e famoso blogger Husam al-Hamalawi (foto piccola) ha dichiarato che la manifestazione é stata una spontanea e vibrata replica agli inviti del Presidente (e criminale di guerra) dello Stato ebraico, Shimon Peres, che recentemente ha invitato la gioventù egiziana a 'normalizzare' le relazioni con Israele, dopo un goffo e insincero tentativo di 'felicitarsi' per la cacciata di Mubarak.
Frontespizio di "3Arabawy", blog di Husam al-Hamalawy
Al-Hamalawi, riferendosi all'attentato esplosivo di mercoledì, ha detto che se il Governo del Cairo non si incaricherà al più presto di rescindere anche formalmente l'accordo energetico con Israele sarà nuovamente il popolo a prendere in mano la questione, assicurandosi che non rimanga più alcuna struttura in grado di 'sifonare' le risorse naturali egiziane a favore di uno stato ostile.

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