Daoud Shehab, portavoce del Movimento per la Jihad islamica in Palestina ha dichiarato in una recente conferenza stampa che la morte del colono ebreo fondamentalista a Nablus, seguita al tentativo di un gruppo di fanatici di forzare con le loro auto una barriera di accesso alla città, non é altro che il naturale risultato delle continue aggressioni da parte degli occupanti degli insediamenti illegali contro il popolo palestinese, le sue terre, le sue case e le sue proprietà.
Shehab ha dichiarato che senza la presenza della forza di occupazione israeliana i coloni o non sarebbero presenti o sarebbero costretti a moderare la loro condotta di fronte a una forza della legge equa e imparziale, invece, sotto il regime dell'occupazione sionista e con la fazione Fatah totalmente e abiettamente servile verso quest'ultima, i coloni non hanno nessun incentivo a comportarsi civilmente, ma anzi, sono incoraggiati nelle loro aggressioni, certi che non verrà mai chiesto loro di renderne conto.
Tuttavia, come dimostrano gli ultimi avvenimenti, la sopportazione dei palestinesi é ormai agli sgoccioli e presto potrebbe assistersi a una nuova esplosione di rabbia popolare, le cui conseguenze sarebbero difficilmente controllabili da chiunque. La Jihad islamica ha quindi invitato la fazione Fatah e il suo Governo-fantoccio di Ramallah di astenersi dal collaborare con Israele per perseguitare e reprimere i suoi compatrioti.
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