Migliaia di persone hanno preso parte ai funerali delle vittime dei bombardamenti e degli attacchi israeliani che, durante la giornata di ieri, hanno sconvolto la Striscia di Gaza, lasciando sette cadaveri sul terreno.
A Rafah, nell'estrema punta meridionale dell'enclave palestinese assediata da Israele, i corpi martoriati di Saleh at-Tarabeen (38 anni), Khaled Ad-Dyiari (33 anni), Mohammad al-Mahmoum (25 anni) e Musab as-Sufi, appena diciottenne, sono stati portati dalla camera mortuaria dell'Ospedale An-Najjar verso le loro case, dove parenti e amici hanno dato loro l'ultimo addio, e quindi al Cimitero dei Martiri, dove sono stati collocati a riposare.
A Khan Younis, sempre nel Sud della Striscia, i cadaveri di Abdallah al-Qara e Mutez abu Jameh (di 20 e 23 anni rispettivamente) sono stati tradotti dall'Ospedale Nasser alle loro case e quindi al cimitero cittadino per la sepoltura.
A Gaza City, il corpo del cinquantenne Mahmud al-Manasreh, ucciso nella sua stessa abitazione da una cannonata esplosa da un carro armato israeliano, é stato direttamente portato dalla morgue dell'Ospedale As-Shifa al cimitero, visto che la sua casa é stata quasi totalmente distrutta dal proiettile dirompente da 120 millimetri.
Le ultime vittime di ieri, Talal abu Taha, di cinquantacinque anni e Najah Qudieh, di quarantacinque e la loro figlia Nedal, di ventuno anni, che sono invece stati uccisi da Israele nella giornata di oggi, verranno tumulati a Gaza entro domattina.
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