E' continuata lungo tutto il pomeriggio e la prima serata di ieri la rappresaglia delle Brigate al-Qassam contro Israele, in risposta e reazione ai numerosi attacchi che, in appena due giorni, hanno lasciato sul terreno oltre dieci vittime palestinesi e più di sessanta feriti.
Al contrario del celebre "esercito più im-morale del mondo" Al-Qassam ha concentrato i suoi sforzi contro legittimi obiettivi militari: basi delle forze armate sioniste e insediamenti e accampamenti dei coloni fanatici ebrei che fanno da milizia armata per i piani di annessione e giudaizzazione della Palestina.
Alle 16.30 di ieri le Brigate Qassam hanno lanciato sei razzi e tre colpi di mortaio contro strutture militari israeliane a Est di Rafah, mentre cinquanta minuti più tardi, alle 17.20, altrei tre colpi di mortaio hanno raggiunto la base militare di Sofa.
Questi ultimi si sono aggiunti allo sbarramento di razzi che aveva già colpito e danneggiato sensibilmente sofa meno di 24 ore prima, il 7 aprile.
Alle 19.10, infine, altri 3 colpi di mortaio hanno raggiunto obiettivi dell'intelligence militare israeliana all'interno della base di Karem abu Salem.
"Le Brigate al-Qassam si assumono l'intera paternità e responsabilità di queste missioni, asserendo la loro prontezza e preparazione a rispondere puntualmente a ogni aggressione israeliana contro Gaza e il suo popolo, con ogni mezzo necessario".
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