Nel corso di un incontro con il Segretario del Partito Arabo di Unificazione, il libanese Wiam Wahab il Presidente siriano Bashir Assad ha ragionato a lungo con l'ospite dei momenti difficili attraversati recentemente dalla Siria a causa della violenza scatentata nel paese dai mercenari terroristi al soldo di America, Monarchie del Golfo e Israele, ma, traendo un bilancio della situazione, si é detto sicuro della sua prossima positiva soluzione e della possibilità che il processo di riforme che dovrà condurre alle prossime libere elezioni politiche di primavera non verrà ostacolato o anche solo rallentato.
Secondo quanto riportato dalle colonne del quotidiano di Beirut "Al-Akhbar" il Presidente siriano ha sottolineato nel suo colloquio col leader del partito Tawhid come "Il costo di un intervento militare, per quanto massiccio e risoluto, contro questi terroristi assassini, é comunque meno oneroso e doloroso da sopportare rispetto al tributo di sangue che essi imporrebbero alla gente e al popolo siriano".
"La dedizione siriana agli ideali e agli scopi della Resistenza anti-imperialista mira a creare un cambiamento qualitativo nel conflitto che attraversa questa regione e che vede contrapposti coloro che vorrebbero continuare a esercitarvi la loro nefasta influenza nonostante e anzi, contrariamente ai grandi cambiamenti portati dalla Primavera Araba e quanti invece puntano al riscatto delle masse oppresse, alla loro ascesa al ruolo di giudici ultime del destino loro e delle loro nazioni e paesi".
Wahab ha poi dichiarato: "Il Presidente Assad mi é parso calmo e sicuro, certo conscio del momento difficile ma allo stesso tempo determinato e deciso a superarlo quanto prima, anche grazie al solido e affidabile sostegno cinese e soprattutto russo!". Riguardo alla Russia Assad si é detto grato del fatto che il Cremlino non guardi alla situazione siriana esclusivamente da un punto di vista situazionale e transiente, ma con una prospettiva di medio-lungo periodo che é essa stessa ispiratrice della sua determinazione a non permettere 'soluzioni libiche' di nessuna fatta o sorta.
Assad ha anche confermato a Wahab, druso di nascita e molto popolare anche tra i drusi siriani oltre che fra quelli libanesi, che "La Siria ama tutti i suoi figli a prescindere da distinzioni di etnia, religione o setta, senza alcuna discriminazione o eccezione, tra i molti soldati che hanno dato la vita o subito dolorose ferite contro i terroristi recentemente vi erano sunniti, sciiti, cristiani, alawiti, drusi e yazidi, uguali nella devozione alla patria comune e al popolo siriano tutto".
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