I partiti dell'opposizione hanno conquistato 34 seggi su 50, di cui 23 ripartiti tra Fratellanza musulmana e islamisti ortodossi: non esiste quindi alcuna possibilità di escluderli dall'amministrazione del potere e, se volessero, e non é detto che non vogliano, potrebbero anche accordarsi con qualche candidato indipendente per assicurarsi una maggioranza imbattibile dalle altre forze politiche. I partiti 'laicisti' e 'liberali' sono praticamente scomparsi dall'agone politico kuwaitiano, così come le quattro parlamentari donna che avevano portato in aula la scorsa legislatura.
Non é ancora chiaro come la nuova maggioranza parlamentare si atteggerà nei confronti della presenza militare americana nel paese, temporaneamente aumentata viste le necessità di spostare le truppe che fino a poche settimane fa occupavano l'Irak. Non é un mistero comunque che tanto l'Ikhwan locale quanto i musulmani ortodossi non vedano affatto di buon occhio la presenza di truppe Usa sul suolo nazionale.
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