mercoledì 1 febbraio 2012

Ecco i volti dei traditori che hanno preso parte alla conferenza sionista di Herzliya: servi e camerieri, sciacalli, assassini e puttane!


Abbiamo già parlato qualche giorno fa della sconcia e infame "conferenza sulla sicurezza" organizzata a Herzliya dal regime ebraico di occupazione della Palestina; conferenza che, vertendo appunto sulla 'sicurezza' dell'entità occupante ha tutta la statura morale di una conferenza organizzata da stupratori su come meglio (più 'sicuramente' appunto) compiere agguati e violenze sessuali, tutto il valore umano di un seminario tenuto da pedofili su come meglio adescare e molestare fanciulli e fanciulle.

Abbiamo anche dovuto registrare, con nostro vivo dolore e disappunto, il fatto che a detta conferenza avrebbero partecipato anche esponenti arabi, in primis qatariani, e avevamo dato conto dello stigma e della riprovazione che la cosa aveva suscitato tra i ranghi del movimento di Resistenza libanese Hezbollah, che aveva denunciato la loro presenza come segno di sudditanza psicologica e asservimento ai diktat e ai desiderata degli invasori e degli imperialisti.

Adesso abbiamo la lista completa degli ospiti arabi alla malnata e maledetta 'conferenza' e la pubblichiamo, con nomi cognomi e foto, affinché ogni amico sincero e sostenitore della Palestina e del suo Popolo possa studiarla attentamente e rammentarla, in futuro. Nessuno che dichiari amore e devozione per la Causa palestinese può prendere parte a simili eventi.

1) Principe al-Hassan ben Talal. Reggente di Giordania dal 1965 e figlio più giovane di Re Talal e della Regina Zein ash-Sharaf. Ha preso parte al meeting sionista tramite un intervento in video trasmesso in diretta. Figlio di un idiota e di una sgualdrina.





2) Saeb Erekat, uomo di Fatah, a lungo coinvolto nelle malversazioni, nella profonda corruzione e nelle violenze perpetrate dai complici di Mahmud Abbas. Ex-"premier" dello pseudo governo eretto da Fatah nella Cisgiordania occupata da israele dopo il fallimento del Colpo di Stato con cui nel 2007 aveva tentato di rovesciare l'esito delle elezioni dell'anno prima. Servo di servi.



3) Riyadh el-Khouri, economista giordano, servo del Centro Studi Carnegie per il Medio Oriente, consulente del cosiddeto 'Programma di Aiuti' USAID (tramite il quale gli Usa foraggiano Israele), membro del Consiglio Internazionale Questscope, fondazione britannica che mira al 'cambiamento e mescolamento' (sarebbe meglio dire alla 'distruzione e disintegrazione') delle 'comunità'. Mangiatore al trogolo che nutre i maiali sionisti.



4) Salman Sheik, qatariano, servo del 'Centro Saban per il Medio Oriente', finanziato dal produttore sionista Chaim Saban, ha cercato a lungo senza successo di spostare Hamas su posizioni antisiriane e di convincerla a 'riconoscere' il regime ebraico, presenta un intervento che sembra rubato dalle pagine escrementizie del 'Foglio' di 'Libero' o dalla latrina internettiana di Fiamma Nirenstein: "Islam politico attraverso il Medio Oriente: Primavera Araba o Inverno Estremista?". Incommentabile.

5) Tony Badran, libanese-americano servo dela 'Fondazione per la Difesa delle Democrazie' (interessante, perché il Qatar é una monarchia assoluta), organo sponsorizzato dalla lobby sionista mondiale e dai neocon americani, in contatto coi filoimperialisti libanesi guidati dal Renzo Bossi locale Saad Hariri e considerato il loro "ambasciatore" in America. Si vanta di avere personalmente ucciso donne e bambini a Sabra e Chatila. Presenta un intervento eccessivamente ottimista sulla "Siria Post-Assad". Un macellaio che andrebbe abbattuto come un cane idrofobo.

       6) Sherif el-Diwany, economista egiziano, servo del 'Forum Economico di Davos', affamatore di lavoratori e ingrassatore di capitalisti, parassiti e sfruttatori. Da mandare ai lavori forzati.





7) Bashaer Fahoum Jayoussi, collaborazionista palestinese di israele, una che viene trattata nella sua terra da cittadino di seconda classe e a cui va bene così finché riesce a mendicare una crosta di pane dal 'massah' sionista, esemplare femminile di schifoso 'Zio Tom' che porge al padrone la frusta con cui verrà sferzata. Vorrebbe 'normalizzare' i rapporti fra Ebrei e Palestinesi in Palestina il che é come voler normalizzare i rapporti tra SS e detenuti ad Auschwitz. Se tutti i Palestinesi fossero come questa puttana il regime ebraico potrebbe durare mille anni.
8) Nahed Khazem, sindaco di Shafa Amr, nel Nord della Palestina Occupata, noto collaborazionista palestinese e amico personale del Ministro sionista Gideon Saar, anche lui vorrebbe "normalizzare" i rapporti tra SS sioniste e loro vittime palestinesi. Un altro rettile indegno del sangue che per caso scorre nelle sue vene.



9) Mohammad Darawshe, collaborazionista palestinese, servo del "Fondo Abramo", organizzazione sionista impegnata a eliminare le tracce e le testimonianze della millenaria presenza palestinese nelle terre occupate dai sionisti. Le pietre dei villaggi distrutti nella Nakba reclamano il suo sangue.





10) Masad Barhoum, altro collaborazionista palestinese, servo dell'Histadrut, il sindacato sionista, noto per i suoi rapporti coi Ministri della Salute di vari esecutivi di Tel Aviv. Un altro pidocchio che si ingrassa servendo chi mutila e ammazza i suoi fratelli.




11) Ayman Seif: direttore del 'Centro per lo Sviluppo della Minoranza Araba' presso l'ufficio del Primo Ministro di Tel Aviv Benji Netanyahu, un organismo creato apposta per separare e marginalizzare i legittimi abitanti della Palestina Occupata. Un ceffo da Judenrat, un vero e proprio kapò palestinese che aiuta l'Apartheid sionista.



12) Khaled Abu Asbah, collaborazionista palestinese, psicologo comportamentalista autori di "indicatori familiari e scolastici per prevenire il coinvolgimento dei giovani arabi nella violenza". Un ratto schifoso che cerca di aiutare gli oppressori della sua gente a reprimere chi ha il coraggio che lui non ha mai avuto, quello di impugnare le armi per liberare la propria patria.



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