lunedì 2 aprile 2012

A Damasco arrivano missive dei 're-fannulloni' del petrolio: emiri e sceicchi, sconfitti nelle loro trame, cercano maldestramente di salvare la faccia!


"Sua Maestà Re Abdullah e altri membri della Real Casa di Saoud sono genuinamente irritati e in disaccordo con alcune delle affermazioni rese anche recentemente dal Ministro degli Esteri, Principe Saoud al-Faisal; Sua Maestà non voleva da principio intromettere il paese nelle questioni della Siria, pur desiderando, come molti nel Mondo Arabo, una rapida soluzione ai recenti torbidi".

"Il Bahrein ha un sincero desiderio di vedere calmata e risolta la situazione interna in Siria, in una maniera che risulti soddisfacente per tutte le parti in causa: cittadini e Governo, Esercito e Presidenza".

"La famiglia reale kuwaitiana saluta con entusiasmo ogni iniziativa volta a risolvere pacificamente i problemi siriani, ringraziando ancora calorosamente per il sostegno e l'intervento di Damasco in suo favore al tempo dell'invasione e dell'occupazione irakena".

Questo il tono, se non proprio la forma esatta, dei messaggi che, a leggere l'articolo di As-Safir, basato apparentemente su fonti degli Emirati Arabi Uniti, stanno recentemente "intasando" la casella della posta del Presidente siriano Bashir Assad; prova evidente di come anche le corti dorate degli emiri e degli sceicchi del Golfo considerino ormai chiusa (con la loro totale debacle) la partita andata avanti per circa dodici mesi in Siria, dove estremisti takfiri e wahabiti pagati e addestrati dai monarchi del petrolio, dai turchi, dai francesi, dagli americani e dagli israeliani hanno cercato in ogni modo di provocare con la violenza un 'cambio di regime'.

Certo, alcune risultano tanto ipocrite da essere stucchevoli, come quella in cui Re Saoud millanta una 'divergenza di opinioni' riguardo l'agenda siriana tra sé e il parente che ha collocato al Ministero degli Esteri, ma, per il figlio del 'Leone di Damasco', esse vogliono dire soprattutto una cosa: "tregua" e, almeno per ora, "vittoria".

Come un paziente ed esperto giocatore di 'backgammon' Bashir Assad ha saputo temporeggiare abbastanza a lungo fino a mettere a segno una serie di mosse risolutive, certo, aiutato dall'esterno (fondamentali i "veti" di autunno e quello di gennaio in sede ONU da parte di Russia e Cina), ma quale buona partita di backgammon non si risolve con qualche fortunato "tiro doppio"? I suoi avversari invece, fin troppo baldanzosi da principio, si sono fatti cogliere in contropiede e non sono riusciti a riordinare e riorganizzare le fila quando Assad é passato al contrattacco, esattamente come fanno i principianti che perdono concentrazione e accumulano errori marchiani quando le loro pedine vengono mandate 'fuori tabella' e devono ricominciare il percorso da capo.

Rimasti più defilati, addirittura ai margini del gioco, durante la fase della sedizione violenta, gli Emirati Arabi Uniti potrebbero ora, secondo quanto suggerito dai redattori dell'articolo in questione, cercare di giocare un ruolo di mediazione tra Assad e l'opposizione interna che non si é schierata con i terroristi e i violenti, in questo modo cercando anche di stemperare il gelo politico-diplomatico calato tra Damasco e le altre monarchie petrolifere arabe.
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3 commenti:

  1. Ci auguriamo che il degno figlio di degnissimo padre, il Leone di Damasco detto anche con timore La Sfinge di Damasco dai sionisti abbia la memoria lunga anzi lunghissima.
    I regimi monarchici saudita e del "costa della tregua" oggi detti del golfo hanno problemi interni a non finire e sarebbe davvero interessante vedere cosa capiterà in futuro.
    E' anche vero che il Kwuait ha avuto una posizione più defilato di Al Puttani Quatar ilota e che ha a sua volta subito tentavi di destabilizzazione da parte degli Al Puttani.
    Il leoncino ruggente di Damasco alla fine di questa crisi sarà un temibilissimo leone adulto con tutto quello che ha passato, le sue zanne ed i suoi artigli saranno temibilissimi anche grazie alle alleanze regionalio e globali.
    Hurrà per il valoroso popolo siriano!
    Hurrà per gli eroici combattenti siriani!
    Hurrà per il leone adulto di Damasco!
    Onore alla lenta fermezza russa che non ha fatto ripetere il colpo della Libia.
    Onore all'imperscutabile e saggio dagrone sputa fiamme!
    Ivan

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  2. Caro Ivan, abbiano un aggiornamento su una nuova visita a Tartous da parte della Flotta Russa, non si faccia sfuggire il prossimo articolo!

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