Ci era sembrato strano fin dall'inizio che un personaggio addentro ai meccanismi della diplomazia e della geopolitica internazionale come il Principe Bandar 'Bush' bin Sultan fosse andato a Mosca sperando DAVVERO di poter convincere Vladimir Putin, già capo del KGB in Germania Est, ad abbandonare un alleato quasi cinquantennale in cambio di 15 miliardi di dollari di contratti e qualche altro 'cotillon', una tale superficialità si potrebbe aspettarsela da qualche rozzo senatore Usa mai uscito dagli Stati Uniti prima della propria elezione, ma non da un Principe che bene o male i palcoscenici internazionali li ha sempre bazzicati da quarant'anni a questa parte.
Leggiamo oggi in uno scritto di M. K. Bhadrakumar, veterano del Dipartimento di Stato indiano e già ambasciatore in Uzbekistan e Turchia (quindi con una certa esperienza in merito) che nemmeno Bandar Bush sperava di convincere Putin, il suo gioco era leggermente più sottile e consisteva, dopo il previsto 'Nyet' del Cremlino, nel mettere in giro voci sufficienti a far credere dalle parti di Teheran che Putin si fosse soffermato a considerare l'opzione di 'scaricare' Assad molto più a lungo di quanto non abbia fatto in realtà, con l'intenzione, ovviamente, di far circolare un mefitico 'venticello' di calunnia tra Mosca e Teheran, indebolendone l'unità di visione e di intenti.
Adesso anche questo tentativo é stato 'colpito e affondato' e già si parla di intensi contatti tra la Russia e la Repubblica Islamica volti a rassicurare quest'ultima che nemmeno per un istante il Presidente Putin abbia seriamente valutato l'opzione di abbandonare il suo più fedele alleato arabo.
Ma che crede il beduino mangia merda di giocare a scacchi con Vladimir Vladimirovich?!
RispondiEliminaPoi bisogna sfatare il mito, Vladimir Vladimirovich ha servito a Dresda nella RDT come funzionario del mai abbastanza rimpianto KGB e non ne è mai stato il capo, ed é un titolo di merito ed un onore aver servito come scudo e spada della Patria.
L'ottimo M. K. Bhadrakumar è un raffinatissimo diplomatico vecchia maniera in grado di dare interessantissime letture a quanto avviene.
Ivan
Corretto il refuso, "in Germania Est", era rimasto nelle dita del trascrittore.
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