lunedì 12 agosto 2013

Scambio di accuse tra i generali golpisti del Cairo e il Governo di Gaza: Hamas respinge addebiti su attività nel Sinai!

Un nuovo episodio nella ormai consueta schermaglia verbale tra la giunta militare golpista che al Cairo ha rimosso Mohammed Mursi e installato un Governo di transizione e il Movimento Hamas che governa la Striscia di Gaza. Ancora una volta i Generali di Al-Sisi hanno accusato Hamas di prendere parte ad 'attività armate' nel Sinai.

Con queste accuse i Generali vogliono ovviamente presentarsi come leali alleati di Tel Aviv che tengono sotto controllo i 'terroristi' di Hamas nel Sinai, ma non bisogna scordare che poche settimane fa alcuni dirigenti del Movimento Hamas erano prontissimi a buttare al macero l'intera idea della Resistenza Armata permettendo che il loro alleato qatariota Al-Thani mettesse al polso del loro principale comandante militare un orologio con GPS usato poi dai militari sionisti per tracciarlo e assassinarlo.

Ancora una volta, la polemichetta tra i migliori alleati di Israele per trent'anni (i generali Mubarakisti) e coloro che volevano 'superarli a destra' schierandosi con l'Emiro più filosionista del Medio Oriente é una battaglia di retroguardia che non incide minimamente sulle sofferenze o sulle prospettive del Popolo di Palestina.

3 commenti:

  1. Non sarei così sicuro che i militari siano alleati di TelAviv, semmai possono avere temporaneamente qualche interesse in comune.
    L'Egitto è un grande paese che ha subito umiliazioni di tutti i generi e l'incazzatura profonda è enorme come le piramidi, un unico elemento unifica il paese, l'odio per gli americani e per i sionisti
    Chiunque governi l'Egitto deve tenere conto del sentimento popolare altrimenti è un uomo morto, la spigolatura storica punta tutta sull'unico vero statista che abbia avuto dal 1830, Abdel Gamal Nasser, dei sui successori è vergognoso parlare, se Sisi lo prenderà a modello anche non facendo bene come lui allora avrà delle speranze.
    Ivan

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    1. Purtroppo in Egitto non é più il tempo dell'Esercito nasserista, ferocemente nazionalista e intriso di ideali di giustizia sociale.

      Sadat, vigliacco traditore, fece "piazza pulita" subito dopo la Guerra del Ramadan, per facilitare il voltafaccia pro-Usa e pro-israele.

      Il Generale Saad Shazli, il PADRE delle forze speciali egiziane, al cui GENIO ORGANIZZATIVO si deve il successo dell'attraversamenteo del Mar Rosso (roba che nemmeno Mosé) e lo sfondamento della Linea Bar Lev, crollata come una miserrima Maginot, dovette andarsene in esilio per non rimetterci la pelle.

      Tutti i generali odierni sono cresciuti saldamente attaccati al biberon di Zio Sam e sono tutti legati, per corruzione, per ricatto, per convenzienza al regime di Mubarak.

      Forze qualche maggiore o colonnello ha idee diverse ma proprio per quello raccomandavamo a Mursi e compagni di fare una bella "purga" nei ranghi dell'Esercito e invece loro niente...li hanno trattati in guanti gialli per non far rizzare il pelo a Obanana e a Sion...e ne hanno raccolto i frutti!

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  2. Io sono ottimista per quanto riguarda l'Egitto, anche se il legame non è di "sangue" come con la Siria dove ci sono stati un sacco di matrimoni misti russo siriani, gli Egiziani a pelle mi piacciono e poi sono capaci di grandi sorprese, che Dio aiuti l'Egitto a riprendersi il ruolo di guida che gli spetta togliendolo alle nazioni fasulle come l'arabia saudita.
    Ivan

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