sabato 30 maggio 2015

Comandante sciita irakeno:"Nell'Anbar vinceremo perché abbiamo completamente escluso gli Americani dai nostri piani!"

Il Segretario Generale della milizia sciita Asai Ahl al-Haq, Qais al-Khazali, ha dichiarato ai media irakeni e regionali che dall'operazione in corso nella provincia occidentale dell'Anbar per liberare il capoluogo Ramadi dall'ISIS é ragionevole aspettarsi "una grande e decisiva vittoria". Khazali ha spiegato che di fronte al subitaneo 'dietro front' delle autorità locali, che dopo il 'blitz' dei terroristi takfiri invocarono a gran voce l'intervento dei volontari sciiti (dopo esservisi strenuamente opposti fino a pochi giorni prima) le milizie popolari hanno posto come condizione per il loro coinvolgimento la totale esclusione dall'operazione degli Usa e dei loro alleati della presunta 'coalizione anti-ISIS'.

"Noi, come la totalità del popolo irakeno, siamo pienamente coscienti dell'assoluta inaffidabilità della 'coalizione' a guida americana e dei suoi attacchi aerei: é un fatto che da quando essi sono stati consentiti non abbiano per niente rallentato o ostacolato le operazioni dei terroristi"

Il Segretario Al-Khazali ha commentato le ultime operazioni dei suoi uomini, che recentemente si sono distinti nell'eliminazione di una roccaforte dell'ISIS nei pressi di Sayed Gharib e ha annunciato che il prossimo teatro d'operazioni che li vedrà protagonisti dovrebbe essere costituito dalla parte nordorientale della Provincia dell'Anbar.

1 commento:

  1. a parte che non sono convinto che gli irackeni siano scappati per " colpa" degli americani, sono felice che abbiano preso coraggio e si diano da fare ad eliminare i tagliagole!
    Secondo dichiarazioni governative il problema è stato causato da incomprensioni fra sciiti e sunniti irakeni,l'ex presidente Maliki era sfacciatamento "pro-sciiti" e questo giustamente non garbava ai sunniti dell'Anbar .
    Aggiungerei il fatto che gli americani con il loro andazzo da bisonti non hanno fatto per niente amicizia con gli irakeni, inoltre i collegamenti "terra-aria" non erano per niente validi ed i caccia "cacciavano poco e male" quindi i "conti" tornano!
    Tutto sommato ,meglio cosi! L'Irak devono essere gli irakeni a mantenerlo unito, europei ed americani pensino ai problemi di casa loro!

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