venerdì 17 novembre 2017

L'Esercito Irakeno completa finalmente la liberazione di Rawa! Ora l'ISIS non controlla più nulla in Irak!

Le truppe dell'Esercito Irakeno e le unità della Mobilitazione Popolare (Hashd al-Shaabi) si erano avvicinate alla cittadina di Rawa nel corso della preparazione dell'avanzata su Al-Qaim, negli ultimi giorni dello scorso ottobre.

Poi, l'urgenza di riconquistare quest'ultima località, "sigillando" così il varco di confine con la Siria e spezzando definitivamente gli scambi di armi, risorse e combattenti tra il ramo mesopotamico e quello siriano del 'Califfato', aveva fatto fermare le operazioni sull'ansa dell'Eufrate che separava i liberatori governativi dal centro abitato.



Adesso abbiamo il piacere di annunciare al nostro pubblico che, grazie a un'operazione di attraversamento condotta con l'uso di carri gettaponte e altra attrezzatura specializzata, anche Rawa é stata liberata dalla presenza dell'ISIS che, di conseguenza, non può più essere definito come 'in controllo' di un centro abitato di alcuna importanza in Irak.

Tre anni e mezzo fa sembrava che il "mostro" partorito dalla CIA per spezzare l'Irak in un mosaico di entità etnico-settarie che interrompesse la continuità geografica dell'Asse della Resistenza dovesse arrivare a Najaf.

La sua sconfitta é merito esclusivo della tenace mobilitazione delle masse irakene sotto la guida sapiente di Qassem Soleimani e con l'aiuto generoso della Repubblica Islamica Iraniana e della sua Guardia Rivoluzionaria.


3 commenti:

  1. E adesso per non far sviluppare l'industria petrolifera irachena che guerra si inventeranno?

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  2. Una nuova grande raffineria e' in costruzione nei pressi di Homs. Capitali e tecnologie sono offerte da Iran e Venezuela.
    Altre due raffinerie siriane distrutte dalla guerra, son in avanzata fase di ripristino.
    Tra un paio di anni tutto l'essenziale sarà rimesso in ordine.
    Federico

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    1. Ancora più importante: la Siria rappresenta lo sbocco dell'Iraq sul mediterraneo e sull'Europa. E l'Iraq ha *molto* più petrolio della Siria (= royalties di transito). E poi c'è l'Iran... a questo punto diventano irrilevanti persino i pozzi presi dagli squatter curdi: a chi vendono? passando per dove?
      Per quello gli premeva tanto Al Bukamal: per interrompere le comunicazioni Siria-Iraq-Iran e ricattare la Siria. Per quello gli USA hanno speso tutta la loro illecita deterrenza per rallentare l'aviazione russa e siriana su Al-Bukamal, sperando di comprare tempo ai curdi per impossessarsene.
      E per lo stesso motivo bene hanno fatto Assad e alleati a lasciar perdere la "corsa ai pozzi" sulla rive droite e concentrarsi su Al Bukamal.
      Non a caso Soleimani "gironzola" da quelle parti e l'IRGC ha una presenza massiccia e (contrariamente al solito) per niente "discreta".

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