sabato 28 aprile 2018

Continua la battaglia per la roccaforte ISIS del Sud di Damasco, le forze siriane non si lasciano rallentare nemmeno dai nubifragi!

La lotta per l'enclave del 'Daash' nel Sud di Damasco é durissima.
La foto che presentiamo in apertura, con un trio di tank siriani che si coprono l'un l'altro in uno scenario reso letteralmente lunare dalle esplosioni e dalle macerie sintetizza benissimo l'asprezza dei combattimenti, ma anche la determinazione delle forze governative a farla finita coi seguaci dell'ISIS una volta per tutte.

Le violente piogge  che hanno colpito il Rif Dimashq negli ultimi giorni hanno leggermente rallentato il ritmo delle operazioni, ma nemmeno più di tanto; la conseguenza operativa più pesante derivata dal maltempo é stata l'interruzione delle missioni aeree siriane. Quelle russe, condotte con apparecchi più tecnologicamente avanzati, hanno potuto invece continuare.

Con il ritorno del sereno anche i lanciarazzi dell'unità "Golan" hanno potuto riprendere a dare il loro sostegno alle truppe sul terreno.

Il supporto-fuoco é un elemento fondamentale della battaglia in corso.
Se i nostri lettori faranno attenzione noteranno che finora le maggiori avanzate delle forze governative si sono avute in terreni aperti, come ad Al-Joura o nella parte meridionale di Hajjar Aswad, dove la supremazia siriana in quanto ad equipaggiamenti ed armamenti fa sentire tutto il suo peso.

Nelle macerie e tra gli edifici invece i takfiri hanno miglior gioco a colpire alle spalle e tendere agguati.

I lanciarazzi multipli della "Golan" possono spianare un isolato con tutti i terroristi che vi si nascondono dentro, per questo il loro intervento é molto prezioso e richiesto quasi di continuo nelle zone più difficili dell'enclave.

1 commento:

  1. Quanti civili potrebbero essere in ostaggio dei tagliagola nella sacca in cui vilmente resistono ancora?

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