Il Movimento per la Jihad islamica in Palestina, durante una confereza stampa tenutasi nella mattinata di domenica 27 marzo ha dichiarato, per bocca del suo portavoce, che riterrà lo Stato di Israele pienamente e totalmente responsabile di ogni danno, ferimento, mutilazione e morte inflitta contro i cittadini di Gaza dalle forze militari sioniste, riservandosi quindi di intraprendere le operazioni più adeguate per far sentire allo Stato ebraico nel suo complesso il peso e il costo della condotta aggressiva e spregiudicata delle sue truppe.
"Gli attacchi di Israele prendono deliberatamente di mira i civili, perché dunque le operazioni della Resistenza dovrebbero in qualche modo esimersi dal fare lo stesso?".
La Jihad islamica ha condannato e denunciato le pretese sioniste di 'non considerare seria' la capacità di rappresaglia della Resistenza palestinese come "una sfacciata menzogna, mirata solo a cullare la popolazione dello Stato ebraico in un falso senso di sicurezza, sviando la sua attenzione su quanto la sregolata e ipocrita condotta del Governo Netanyahu la stia portando vicina a tempi di dolore e sofferenza".
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