Nello studio scaricabile a questa URL, compilato dal think tank "MEMO - Middle East Monitor" sono evidenziate tutte le istanze di discriminazione e sfavorevole trattamento economico cui sono sottoposti i Palestinesi residenti in Israele, i quali, lungi dal godere i frutti di quella che si presenta all'esterno come "la sola democrazia del Medio Oriente", appilica in realtà nei loro confronti il più rigido sistema di Apartheid, in totale assonanza con gli Stati del Sud delle leggi di Jim Crow e con i razzisti sudafricani di Pretoria, già ottimi alleati dello Stato ebraico.
Nella fattispecie:
- Il 61 per cento dei Palestinesi israeliani vivono in condizione di indigenza, contro il 20 per cento degli israeliani ebrei
- I dipendenti statali palestinesi in Israele sono appena 1 ogni 20.
- Israele spende meno di 200 dollari Usa ogni anno per studente palestinese, mentre ne investe oltre 1000 per ogni studente ebreo.
- I palestinesi, che non possono spostarsi o traslocare nei quartieri e nelle cittadine "riservate" agli ebrei sono confinati in villaggi e quartieri squallidi e spesso privi dei servizi di base come luce, acqua, fognature, illuminazione pubblica.
- Su 188 milioni di dollari Usa di budget infrastrutturale annuale Israele spende soltanto 10-11 milioni per i cittadini palestinesi.
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