martedì 29 marzo 2011

Dopo le elezioni delle rappresentanze sindacali Fatah trucca anche le consultazioni universitarie!


Tra pochi giorni gli iscritti all'Università di Bir Zeit, presso Ramallah in Cisgiordania, saranno chiamati ai seggi per la consueta elezione delle rappresentanze studentesche; mentre nell'Europa ormai disertata dal fuoco della passione politica giovanile da decenni di becero consumismo e conformismo televisivo una simile occasione verrebbe disertata o ignorata dalla gran massa del corpo discente in Palestina, specialmente nell'Ateneo in questione, che fu centro focale di attivismo politico fin dalla sua fondazione, l'afflusso alle urne é sempre stato altissimo e dibattiti e confronti sono sempre stati molto combattuti e dibattuti.

Quest'anno, però, le cose andranno diversamente dal solito visto che, attraverso una minuziosa campagna di sabotaggio, intimidazione, parzialità nel trattamento e altre angherie e scorrettezze accuratamente preparate e dosate le liste dei Movimenti studenteschi di ispirazione religiosa sono state messe in condizione di dover abbandonare la competizione elettorale, dando preventivamente forfait.

I sostenitori dei candidati della Jihad islamica, della Jamaat al-Islamiyah e, soprattutto, di Hamas (formazione che ormai da anni riscuoteva consensi maggioritari fra gli studenti di Bir Zeit) non si presenteranno, lasciando quindi alle liste controllate da Fatah (la fazione golpista che controlla la West Bank dal 2007) via libera per una facile quanto vuota e scorretta affermazione.

Dopo lo scandalo delle elezioni delle rappresentanze sindacali della Pubblica Amministrazione, denunciato dai rappresentanti del FPLP, adesso una nuova espressione di democrazia diretta viene sabotata e snaturata da Fatah, i cui 'cacicchi', ormai saldamente ancorati alle posizioni di potere, si dimostrano in grado di ogni bassezza pur di rimanervi appiccicati come ostriche agli scogli.

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