Il lancio di una "Iniziativa europea per la rimozione del Muro dell'Apartheid e lo smantellamento degli insediamenti ebraici illegali" é stato annunciato in Olanda durante il corso della rassegna "Palestina Festival 2011: No all'Occupazione, No all'Assedio", tenutasi a Rotterdam presso la "Zazat Blaine Hall". L'iniziativa, però sarà basata all'Aia, città simbolo delle rivendicazioni umanitarie e delle iniziative in difesa dei diritti dell'Uomo.
Il Presidente della manifestazione Amin Abu Rashid ha affermato nel suo discorso: "L'annuncio del lancio di questa iniziativa europea si aggiunge agli sforzi di tutti coloro che operano contro il Muro dell'Apartheid e le colonie illegali in Palestina, che costituiscono una violazione chiara e flagrante del Diritto internazionale".
"L'iniziativa segue da presso le questioni legate alla segregazione, alla pulizia etnica e alle persecuzioni portate avanti contro i Palestinesi, alle politiche di sfratto e giudaizzazione forzata in atto a Gerusalemme Est, alla confisca di terre e al furto di acqua da parte del regime sionista".
Abu Rashid ha ugualmente notato che l'iniziativa documenterà, ricercherà e diffonderà le informazioni sul Muro dell'Apartheid e sulle sue conseguenze, in modo da amplificare e portare a nuovi ascoltatori internazionali il grido d'aiuto palestinese contro il progetto razzista del sionismo; l'utilizzo di diversi mezzi di comunicazione nel più vasto numero di linge possibile, aiuterà lo sviluppo di iniziative di solidarietà sempre nuove e sempre crescenti, organizzando, sostenendo gli sforzi di ri-dinamizzare gli sforzi politici di un'Europa che ultimamente, distratta e preoccupata dalle sue traversie economiche, si é troppo facilmente lasciata lusingare dalle 'sirene' israeliane.
Inoltre Khaled al-Tirani, direttore dell'associazione media "INFORM" di Bruxelles (sopra, a sinistra) e Abbas Nasr, corrispondente di Al-Jazeera (a destra), hanno interloquito col pubblico riportando le loro esperienze personali con la "Freedom Flotilla" che l'anno scorso venne violentemente abbordata in acque internazionali da truppe sioniste, che causarono la morte di oltre dieci volontari per la pace e il ferimento di moltissimi altri.
In una ideale 'staffetta' fra volontari della prima e della seconda "Freedom Flotilla" si é poi avuto l'intervento di Anna Dionj, volontaria per il secondo convoglio umanitario europeo diretto a Gaza, che salperà l'ancora alla volta del ghetto palestinese assediato a metà maggio 2011.
"Le sofferenze dei palestinesi della Striscia", ha dichiarato la Dionj, "Sono assolutamente inaccettabili e tutto il mondo deve sapere cosa succede nell'enclave assediata ormai da quasi cinque anni, dove ancora molte famiglie non hanno potuto ricostruire le loro case sgretolate dall'attacco di 'Piombo Fuso', di cui l'assedio riesce quindi a prolungare ed esacerbare gli effetti".
Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille! Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.
L'Europa dei Popoli e delle Idee che si muove e si organizza contro le camarille di banchieri, politici e mestatori venduti a sion e ai suoi sinedri!
RispondiElimina