Il Forum giornalistico palestinese ha fortemente stigmatizzato la fazione Fatah che occupa e amministra la Cisgiordania dal 2007 per la persecuzione cui ha sottoposto il saggista e commentatore Essam Shawar dopo che questi aveva pubblicato un editoriale in cui evidenziava la necessità di una riconciliazione nazionale sulla base di un progetto di Resistenza.
Il tribunale principale di Qalqilyah, nella Cisgiordania settentrionale, ha istruito un procedimento contro Shawar, accusandolo di avere, col suo scritto, 'messo in pericolo la sicurezza nazionale'. Evidentemente stupito dall'apprendere che il benessere di pochi panciuti burocrati ingrassatisi con gli 'aiuti' occidentali avesse tutt'a un tratto assunto il carattere di 'sicurezza nazionale' Shawar ha così commentato: "Dev'essere la prima volta che uno scrittore o un giornalista viene processato per essersi augurato che la sua patria possa tornare presto unita, salda e dedita a tutelare le vite e gli interessi dei propri cittadini!".
L'associazione giornalistica ha altresì censurato Fatah per la maniera in cui ha permesso a teppisti (evidentemente agenti in borghese) di devastare indisturbati il padiglione del sit-in per l'unità nazionale a Ramallah, senza che le loro azioni venissero fermate dalla polizia o che questa inseguisse i responsabili. Il Forum giornalistico palestinese ha specificato che queste critiche e queste censure non sono espresse a nome di una fazione o di un partito ma nell'interesse della libertà di espressione e informazione di tutti i palestinesi, cisgiordani e di Gaza.
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