In una commovente dimostrazione di generosità e di dedizione alla propria umanitaria missione un team di paramedici palestinesi residenti nella Striscia di Gaza sta attendendo in queste ore il nullaosta del Consiglio supremo delle forze armate egiziane, attualmente detentore del potere nel Paese delle Piramidi, per poter transitare attraverso il paese e raggiungere quindi la Libia in fiamme, dove prestare la loro opera curando i feriti dell'insurrezione anti-Gheddafi.
I cinque 'Convogli Quds', sono stati tutti organizzati da un coordinamento di ONG anche se il Governo libico imponeva di festonare i trasporti di effigi della famiglia Gheddafi... |
il Governo palestinese accoglie e ringrazia i volontari libici |
"Il dolore dei libici impegnati nella loro lotta di liberazione é il nostro dolore, la gente di Gaza sa bene cosa voglia dire la guerra, la sofferenza, la morte; poter svolgere la nostra professione a beneficio di quanti tante volte ci hanno aiutato nel corso dei mesi passati ci darà coraggio e determinazione per riprendere ad affrontare le difficoltà e le sfide anche dopo che i volontari saranno tornati nella Striscia".
Queste le parole di Yousef Fajhan, Segretario del Sindacato paramedici di Gaza, che spera che l'esempio palestinese possa venire seguito anche da medici e infermieri egiziani, sia che si aggreghino al gruppo lungo la strada o che lo seguano con maggiori risorse e provviste di equipaggiamenti e farmaci. "Se per qualunque motivo, burocratico o di sicurezza, ai nostri volontari non venisse permesso di traversare l'Egitto per recarsi in Libia, la nostra delegazione allestirà un ospedale da campo sul passo di confine palestino-egiziano, fornendo assistenza medica gratuita ai profughi stanziati dal Governo egiziano nella zona del Sinai.
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