giovedì 1 dicembre 2011

A cinque mesi dalla secessione imposta da Usa e Israele il Sud-Sudan é sull'orlo della Guerra Civile!


A cinque mesi dalla secessione dal Nord del paese, uno scempio fomentato da Usa e Israele per i loro sporchi interessi imperialistici con il sostegno imbecille di utili idioti come il belloccio ollivudiano George Clooney e altri pupazzi dello star system finto-progressista il Sud Sudan é già uno stato fallito, sull'orlo della guerra civile e della disintegrazione con le varie milizie (messe su da CIA e Mossad con la solita faciloneria, distribuendo armi e quattrini a destra e a manca senza andar tanto per il sottile) sul punto di spartirsi il paese in tanti 'feudi' (ognuno con le sue enormi ricchezze minerarie e petrolifere) a cui i rappresentanti delle multinazionali delle commodities saranno fin troppo felici di mettersi in coda per trattare con ogni 'capoguerra' contropartite a base di casse di armi e munizioni, partite di narcotici e simili, sistema molto più spiccio ed economico che intavolare trattative con un Governo centrale.
Pur messi in riga e rivestiti di nuove brillanti uniformi 'us-raeliane' gli uomini di Salva Kiir non hanno abbandonato i tratti distintivi delle milizie negre dell'Africa subsahariana: crudeltà e rapina contro i civili, viltà e inefficienza sul campo di battaglia!
Soltanto dal momento della 'dichiarazione di indipendenza' (luglio scorso) ad oggi ci sono stati oltre 700 morti in scontri fra milize scissioniste e truppe del 'governo' (cioé membri dell'ex milizia privata di Salva Kiir, il pagliaccesco presidente-cowboy insediatosi a Giuba); inoltre sarebbe in atto un vero e proprio esodo di profughi dalla regione di Atar, nella Provincia meridionale dello Jonglei. I fuggiaschi sono furibondi di essere stati cacciati dalle loro case e dalle loro proprietà, che vedranno razziate e date alle fiamme e non hanno lesinato critiche a Kiir e ai suoi uomini, che si sono mostrati incapaci di opporsi ai miliziani e a mantenere l'ordine nel paese da poco indipendente.
Da ottimo 'cosplayer' Salva Kiir imita i vaccari texani anche nelle cattive maniere omettendo di togliersi il cappello al chiuso.
Ma Salva Kiir, lo sanno bene i nostri lettori, é troppo impegnato a far la bella vita con le copiose mazzette che estorce alle multinazionali del petrolio, nonché a perseguitare i cronisti che denunciano lo stile di vita stravagante e sfarzoso della sua famiglia, cosa può importargli se nel frattempo il paese si sgretola e la sua posizione negli indici di sviluppo umano africani (già di per sé non esaltanti) continua a precipitare? In Sud Sudan, tanto per fare un esempio, un bambino ogni sette muore prima di aver raggiunto l'età scolare.
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1 commento:

  1. Ma non avete capito niente! Il cappellone a Motambo serve a pubblicizzare le proprie 'gaie' preferenze sessuali, lo avete visto il film coi cowboy-checca?

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