Shaul Mofaz, Segretario della Commissione per gli Affari Esteri e membro del Comitato di Difesa ha dichiarato che l'Esercito del regime sionista deve iniziare fin da ora a prepararsi alla prospettiva del "totale e definitivo" collasso del trattato imposto all'Egitto nel 1979, grazie alla capitolazione senza condizioni accettata da un Anwar Sadat che, dopo aver inflitto agli occupanti della Palestina alcuni dei colpi più duri patiti fino a quel momento sui campi di battaglia (in seguito alla vittoriosa attraversata del Canale di Suez nella Guerra del Ramadan), decise improvvisamente e inesplicabilmente di saltare sul carro filoimperialista seppellendo l'esperienza del Nasserismo e abdicando al ruolo di paese-leader del Mondo Arabo.
Sadat e Mubarak al tempo della Guerra del Ramadan, prima del loro voltafaccia filosionista. |
Recentemente anche Benji Ben Eliezer, ottimo amico e confidente del deposto tiranno Hosni Mubarak, che ereditò e mantenne in vita l'umiliante e iniquo trattato, ha espresso 'seri dubbi' sulle possibilità di sopravvivenza degli Accordi di Camp David, arrivando addirittura a prevedere una nuova guerra combattuta nel Sinai e a Gaza tra Egiziani e Palestinesi da una parte e sionisti dall'altra. Eliezer, preconizzando una forte affermazione del Partito di Libertà e Giustizia della Fratellanza Musulmana alle elezioni egiziane ha dichiarato che "Un accordo stabile di pace con i Palestinesi" potrebbe disinnescare il rischio di un nuovo conflitto con l'Egitto.
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