Motovedette della marina sionista hanno rapito due pescatori palestinesi poche centinaia di metri al largo del Campo Profughi di Shati nella parte occidentale del ghetto costiero, mentre nella serata di ieri stavano gettando le reti non soltanto nella zona di pesca permessa dagli Accordi di Oslo, ma addirittura in quella molto più ristretta normalmente imposta dalle autorità sioniste nell'ambito delle loro politche persecutorie volte alla creazione dello stato di carestia permanente nella Striscia di Gaza.
Fonti del sindacato della pesca di Gaza hanno rivelato all'agenzia Palestine Information Center che i natanti sionisti hanno letteralmente inseguito l'Hasaka palestinese lanciando bengala e raffiche di mitra e cannoncino contro di essi fino a quando non sono riusciti a bloccarli e a trascinarli in una località sconosciuta. La persecuzione dei pescatori, così come gli attacchi militari contro i terreni agricoli della Striscia sono necessari a colpire la grande capacità della popolazione di Gaza, sotto l'illuminata guida del Governo legittimo, di procurarsi da sé il cibo necessario in barba allo shylockiano strangolamento sionista.
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