venerdì 2 dicembre 2011

Si mobilitano i manifestanti americani contro la fabbrica dei gas tossici venduti a Tantawi!


Riceviamo notizie insieme preoccupanti e confortanti dall'emittente iraniana in lingua inglese PressTV; sul versante delle preoccupazioni dobbiamo registrare l'arrivo sulle banchine egiziane di "un bastimento carico di" gas tossici e agenti incapacitanti 'Made in Usa', spediti come 'regalo di natale' un po' in anticipo al Maresciallo Tantawi dal Nobel per la pace Barack Hussein Obama. Evidentemente l'inquilino nero della Casa Bianca spera che, avvelenati a dovere dalle misture della Combined Systems i cittadini egiziani forse smettano di riempire le piazze del Cairo e delle altre città del paese chiedendo una più rapida transizione dall'interim del Consiglio supremo delle Forze armate a un governo civile veramente democratico.

Dei vari tipi di armi chimiche vendute dagli Usa all'Egitto abbiamo già parlato, basterà ricordare, oltre che indicando il link relativo, che le più aggressive e nocive tra esse se usate sul campo di battaglia contro eserciti nemici costituirebbero, alla luce delle convenzioni in merito "crimine di guerra", ma, quando vengono sparate contro manifestanti civili, per mancanza di giurisprudenza in merito, non fanno scattare alcun reato. Il carico arrivato in questi giorni é di sette tonnellate e mezzo, ma sembra che tra pochi giorni una seconda spedizione doppia della prima debba sbarcare a Suez. Ventun tonnellate di armi chimiche in poco più di una settimana, bestiale!

Contro gli affari poco puliti di Washington, però, si stanno già mobilitando gli attivisti del movimento 'Occupy' che hanno annunciato per questi giorni manifestazioni e picchetti di fronte ai cancelli della CS, la fabbrica della Pennsylvania dove vengono "cucinate" le micidiali misture che 'Unca' Obama sparge in giro per il mondo come caramelle. A Nuova York, già nelle settimane scorse, si erano avuti presidi e sit-in di fronte al consolato egiziano, per dichiarare la totale solidarietà del movimento di protesta americano con i cittadini del Cairo e il popolo di Piazza Tahrir.
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