domenica 8 gennaio 2012

Saad Hariri, il Renzo Bossi libanese, si affanna a ricordare a tutti di essere ancora vivo...su Twitter!


Saad Hariri, Ex-premier libanese e capo della coalizione filoisraeliana e filosaudita ultimamente impegnata a rifornire di armi ed esplosivi i terroristi tagliagole che in Siria piazzano bombe e sparano sui civili nel tentativo di portare il paese nel caos, ha passato le ultime ore freneticamente impegnato a "cinguettare" su Twitter una serie di messaggi tesi a rassicurare i suoi "fan" sulla sua esistenza in vita.

Sembra infatti che in occasione del suo ennesimo soggiorno a Riyadh (ricordiamo che Hariri é nato e cresciuto in Arabia Saudita ed é considerato dalla maggior parte dei libanesi poco di più che un saudita con documenti di Beirut) qualcuno abbia fatto circolare la notizia della sua eliminazione cruenta. Arriva pronta quindi la smentita "cinguettante": "Avrete potuto sentire le voci riguardanti il mio assassinio a Riyadh; la mia presenza qui, ora, é naturale smentita di questa menzogna".

A parte che un messaggio Twitter non prova nulla, tantomeno la "presenza" di qualcuno in qualche posto, ma, anche qualora risultasse (come certamente risulterà) che Saad Hariri é vivo e vegeto e si trova al sicuro nella sua patria natale; come mai tutta questa frenesia nel voler confermare (per altro con un mezzo indiretto come Twitter) la propria esistenza in vita? Del resto, Hariri non é un personaggio esattamente noto per le sue vibranti e intense iniziative, siamo certi che quando (il più tardi possbile) passerà nel mondo dei più, le conseguenze di tale lutto sullo scenario politico libanese e mediorientale saranno scarsissime se non nulle.

Forse é per questo che sono necessarie smentite frequenti e ravvicinate?
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