Il portavoce ufficiale di Hamas Sami Abu Zuhri ha lodato il gruppo di hacker "Anonymous", un cui componente, apparentemente di nazionalità saudita, ha colpito duramente il settore delle carte di credito dell'entità sionista di occupazione, compromettendone molte migliaia e causando un ingente danno finanziario alle banche di Tel Aviv. Per bocca di Zuhri Hamas ha definito quanto avvenuto "un'operazione audace e creativa, che ha tanto valore quanto altre, più convenzionali forme di Resistenza".
"Noi di Hamas benediciamo questo sforzo che dimostra come la gioventù araba sia una forza dinamica e moderna, versata nelle tecnologie informatiche e abile a utilizzarle appieno per dare del filo da torcere al regime ebraico che occupa la terra di Palestina e assedia le sue città e il suo popolo. Sottolineiamo la nostra solidarietà con gli hacker responsabili di questa azione e li invitiamo a persistere sul sentiero della Resistenza, a dispetto delle vuote minacce sioniste, continuando ad operare e colpire anche nell'arena virtuale del cyberspazio".
Il Ministero degli Esteri sionista aveva infatti minacciato di "controbattere" ogni tentativo di oscurare o vandalizzare i siti-web ufficiali del Governo anche arrivando a 'colpire' i responsabili nella vita reale (buona fortuna! siamo dietro a sette proxy!!), il Viceministro degli Esteri Danny Ayalon aveva affermato a Beersheba che "ogni atto contro il cyberspazio israeliano é equivalente a una dichiarazione di guerra". "In questo caso", é la replica di Hamas, "che guerra sia!".
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capirai stanno sempre in guerra
RispondiEliminaLa guerra finirà solo con la liberazione della Palestina, totale e definitiva, dal Giordano al Mediterraneo
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