Rispondendo prontamente all'invito lanciato negli scorsi giorni da Hamas che aveva dichiarato "cyberguerra a oltranza" contro tutte le manifestazioni internettiane dell'entità sionista di Occupazione anonimi hacker palestinesi della Striscia di Gaza (almeno a quanto da loro stessi dichiarato) hanno attaccato il sito-web dei servizi anti-incendio e di emergenza di Israele.
A prescindere da quale pagina si cercasse di caricare il visitatore, come risultato dell'attacco informatico, si vedeva reindirizzato su una foto del Viceministro degli Esteri Danny Ayalon che ben presto veniva riempita di impronte di scarpa e corredata dalla scritta animata: "Morte a Israele". Danny Ayalon sembra un bersaglio favorito dagli hacker arabi: qualche giorno fa incursori informatici sauditi avevano fatto 'collassare' il suo sito personale.
Il motivo é presto detto: in un accesso di sindrome da "internet tough guy" il Viceministro sionista aveva promesso "rappresaglie fisiche" contro coloro che sarebbero stati 'scoperti' ad attaccare elettronicamente Israle. In cambio di questa inane sparata il vice di Lieberman si é guadagnato l'antipatia di tutta la comunità di corsari informatici palestinesi e arabi.
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