L'Associazione per i Diritti dei Prigionieri Palestinesi ha lanciato un allarme riguardo le condizioni di salute del leader del Movimento per la Jihad Islamica in Palestina Sceicco Khader Adnan, attualmente impegnato a portare un suo sciopero della fame oltre il sessantesimo giorno di durata contro l'inumana e inaccettabile decisione sionista di tenerlo in carcere quattro mesi senza che sia stata formulata a suo addebito nemmeno una precisa accusa.
L'Associazione ha dichiarato in un comunicato stampa rilasciato nella giornata di ieri, che citava affermazioni del legale di Adnan, l'avvocato Jawad Boulus, che secondo il medico che lo ha visitato più di recente lo Sceicco sarebbe "in condizioni critiche" a rischio di immediate e devastanti complicazioni con riguardo a: insufficienza renale, emorragie interne, danni al fegato o collasso totale del sistema immunitario.
Il referto medico metteva ulteriormente in guardia contro possibili danni cognitivi a causa della dilapidazione delle vitamine e/o possibili ictus e ischemie cerebrali, che potrebbero colpire "in qualsiasi momento e con conseguenze permanenti" lo scioperante. Se la sua protesta verrà portata vicino o oltre la soglia del settantesimo giorno la sopravvivenza di Adnan sarà quasi sicuramente compromessa.
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