Convocata a testimoniare dagli inquirenti che stanno investigando al Cairo sul caso dei diciannove cittadini americani, impiegati da ambigue ONG o 'fondazioni' legate al Pentagono, alla CIA e ai partiti politici Usa, sospettati di aver complottato contro gli interessi del popolo e dello stato egiziano, il Ministro della Cooperazione Internazionale del Governo ad Interim Fayza abu Naga ha dichiarato sotto giuramento di "essere praticamente sicura" che costoro abbiano a più riprese cercato di sviare e dirottare il discorso politico egiziano in senso favorevole agli interessi americani e, soprattutto, dello Stato sionista di occupazione.
Abu Naga ha ripetuto più volte ai magistrati che, vista la difficoltà di creare direttamente insicurezza, panico e caos nel paese i cittadini americani cercavano di entrare in contatto con sostenitori dell'ex-tiranno Mubarak per ottenere una 'leva' manipolabile contro quegli sviluppi politici che vedevano come negativi e contrari agli interessi della Casa Bianca e di Tel Aviv, soprattutto la grande affermazione elettorale dei partiti religiosi e, soprattutto, della Fratellanza Musulmana. In particolare gli sforzi sembravano diretti a voler evitare che l'Egitto possa svilupparsi come una nazione moderna, democratica e dalla forte economia, cosa che limiterebbe l'influenza americana esercitata attraverso gli "aiuti" USAID.
"La Rivoluzione del 2011 ha creato l'opportunità per un Rinascimento egiziano, cosa che spaventa gli Usa e soprattutto Israele, che vuole essere circondato da nazioni sottomesse, deboli, divise e arretrate, in maniera da godere contro di esse di un vantaggio strategico". Per arrestare e danneggiare questo progresso sono stati mobilitati tutti gli agenti americani attualmente sotto accusa, fornendo loro fondi ingenti oltre quelli già sperperati (oltre 200 milioni di dollari) durante la campagna elettorale, nel vano tentativo di contenere l'affermazione dei partiti religiosi.
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Fanno lo stesso sporco gioco anche in Santa Madre Russia dove hanno addirittura filiali di sedicenti fondazioni per lo "studio della democrazia" come il "Carnegie"...
RispondiEliminaMa perché gli amici russi non rispolverano i tanto deprecati "gulag" e non li fanno marinare al freddo prima di abbatterli con un colpo alla nuca?
La speranza è che li tengano aperti solo per schedare i partecipanti ed infiltrarli a modo...
Si si è vero...sono un vecchio stalinista e me ne vanto! Non mi sono fatto prendere per il sedere nemmeno per un momento anche se ho rosicato di rabbia repressa argh!