sabato 18 febbraio 2012

L'abiezione morale israeliana si spinge ad augurare la morte dei giovani palestinesi vittime del 'sospetto' incidente stradale!


Uno Stato, una società costruita sull'invasione, sulla violenza, sul militarismo, cementata dal razzismo e dall'arroganza tipiche della mentalità coloniale 'fin de siecle' che, abbandonata e giustamente aborrita dalla maggior parte del mondo occidentale in cui nacque e si sviluppò, trova corso valido e tacita e ipocrita accettazione solo quando echeggiata e applicata da parte sionista, non può che produrre frutti marci e avvelenati.

Già in passato abbiamo dato l'allarme sul tasso di abiezione e di viltà morale in costante crescita nelle giovani generazioni israeliane, cui fin dalla più tenera età viene insegnato, da familiari ed educatori, a disprezzare e odiare i Palestinesi perché "diversi", in modo che arrivati all'età del servizio militare i giovani e le giovani di Israhell siano già desensitizzati alla violenza e al bigottismo, in modo da potersi lasciare andare ai numerosi casi di abusi e intemperanze che abbiamo puntualmente segnalato e su cui richiamiamo ancora l'attenzione.

Ulteriore prova in merito la vediamo qui sotto, in questo screenshot della versione ebraica di 'Facebook' il famigerato social network di Mark Zuckerberg dove una persona rischia la cancellazione dell'account se dichiara solidarietà ai Palestinesi o se tiene i follower aggiornati sulle attività della Resistenza all'occupazione ma dove apparentemente si può con impunità augurare la morte ai giovani scolari e studenti cisgiordani rimasti coinvolti nel letale incidente stradale di giovedì scorso a Nord di Al-Quds.

Non vogliamo nemmeno tradurre le orrende, rivoltanti parole pronunciate da bestie umanoidi che rispondono ai nomi di Benji Dazanashvili, Tali Biton, Tal Simhon, Ajala Cali, Eliya Eliza, Itai Viltzig e Aliya Amrani, a tutti questi bei "campioni" dell'etica corrente della società israeliana vogliamo replicare con le parole del loro "Libro dei Salmi", che si trovano a (137,9)

"Beato chi prenderà i tuoi nuovi nati,
e li sbatterà contro la dura pietra".
 
E 'shalom' a tutti i lodatori d'Israhell in servizio permanente effettivo.
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