martedì 14 febbraio 2012

Le coraggiose donne del Bahrein, cuore pulsante della Rivoluzione contro il corrotto Re Al-Khalifa!


A un anno dall'inizio delle proteste e delle manifestazioni contro il corrotto regime di Re Hamad Al-Khalifa gli abitanti di Manama, di ogni classe sociale ed ogni età sono scesi in strada a decine e decine di migliaia per cercare di riprendere possesso di Piazza Lulu, "Piazza delle Perle", da cui a costo di centinaia di morti, feriti, arrestati e torturati gli sgherri sauditi e di Dubai messisi al servizio del tiranno locale e i mercenari pachistani arruolati a suon di petrodollari insanguinati li avevano cacciati la scorsa primavera, e dove il monumento ai pescatori di perle, simbolo della città e del reame, era poi stato frettolosamente abbattuto, nel vano tentativo di togliere al popolo quello che era diventata una delle icone della protesta.


Ancora una volta tra i dimostranti tantissime erano le donne, giovani, anziane, madri, fidanzate, sorelle, sostenitrici e ausiliatrici della protesta, levatrici della libertà, vere e proprie (loro sì, in tutti i sensi) "Perle di Barhein".
Si prendano ad esempio queste donne "islamiche" che la propaganda occidentalista vorrebbe dipingere un po' come ritardate, un po' come oggetti di compassione: esse sono certamente più tenaci, combattive, consapevoli e coscienti di tante svampite ochette 'occidentali' e di tutte le 'femministoidi' che in Europa e Nordamerica pensano di conquistare chissà cosa trasformandosi in brutte isteriche copie degli uomini.
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