domenica 28 febbraio 2016

Saraf e la strategica altura di Al-Nawarat tornano in mano ai Siriani per la prima volta dall'estate di quattro anni fa!

Ancora un'aggiornamento sui progressi dell'infaticabile 103esima Brigata della Guardia, che sulle alture di Turkman ha preso il controllo dell'importante villaggio di Saraf, vicinissimo al varco di confine con la Turchia, che ormai si può considerare messo sotto tiro dalle forze governative.


Ma, per meglio completare il loro controllo sul circondario, le forze siriane hanno dovuto attaccare e liberare anche la cima di Talat al-Nawarat, impresa che é stata possibile grazie alla partecipazione della Brigata Falchi del Deserto, della Fanteria di Marina di Latakia e dei miliziani NDF di Qurdaha.

Lo scontro si é concluso solo a sera di ieri, ma, fortunatamente, ha visto le armi siriane prevalere nettamente. Con il villaggio e la collina saldamente in mano si può dire che il legittimo Governo siriano ha ripreso il confine settentrionale dopo averne perso il controllo nell'estate del 2012.

8 commenti:

  1. ora bisogna tenere lontano i flussi takfiri che passavano dal varco lungo il confine.

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  2. al Webmaster: complimenti e ringraziamenti sinceri per il lavoro giornalistico -impagabile- praticamente in tempo reale di informazione circa le operazioni sul terreno. L'informazione e la comunicazione sono armi nevralgiche -al pari di quelle da fuoco, pur sempre necessarie- per il trionfo nel mondo del dominio dello spirito.
    Ma volevo chiedere anche se è possibile sapere la composizione della Forza Tigre e della Brigata Falchi. Avevo letto, infatti, che i comandi iraniani avevano apportato modifiche operative nell'esercito siriano, tali da creare reparti mobilissimi interforze da utilizzare come unità autonome di dispiegamento rapido ove più necessario. Grazie.

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  3. Occorrerebbe concentrarsi sull'isolamento totale delle pendici dei monti al confine con la Turchia. Fatto questo, si taglierebbe quel cordone ombelicale che oramai da quattro anni permette a questi scarti umani di terroristi di rifocillarsi sotto il placet dei paesi occidentali e lo specchietto delle allodole Merdo-kan. Tutti gli altri fronti sono secondari: Il consiglio è uno solo. Riconquistare le frontiere tra la Siria e la Turchia, facendo così la galassia terroristica si seccherà come le piante che non ricevono più ninfa vitale (per loro).
    Saluti,
    Col. Uljanov

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    1. Daccordissimo, bisogna tagliare la radice dal fusto, e la radice è in turchia.

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  4. purtroppo c'è anche frontiera turco irakena, e temo che curdi irakeni facciano doppio gioco; o, meglio, chi fa il doppio gioco è il loro capo, Barzani, di cui credo che della causa Kurda non gliene freghi niente, avendo preso qualche valigetta di carta verde retangolare dagli "amici" yankee. Credo, anzi, che per avere un fronte curdo "vero" sarebbe auspicabile eliminare il gangster Barzani

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    1. I maledetti curdi Iraqeni che fanno capo al clan Barzani, sono in tutto e per tutto, CONTRO il governo centrale di Baghdad. Non vogliono una larga autonomia, ma pur sempre sotto la sovranità del governo centrale, ma vogliono (e allo stato attuale è così) avere l'indipendenza totale con un loro apparato Statale. Sono in PESSIMI rapporti con gli altri gruppi Curdi Siriani e Turchi. Il clan Barzani, che in questi anni ha accumulato miliardi di dollari dalla vendita del petrolio RUBATO all'Iraq, dal furto e dalla vendita di aiuti umanitari, e dai soldi intascati dai sionisti, dagli Americani e in parte dai Turchi. DA SEMPRE il clan Barzani è filo-sionista e filo-Americano, DA SEMPRE, al 100%. Non è tanto questione di doppio gioco, si sa benissimo da che parte stanno.

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    2. i curdi non possono essere pro isis per una semplice ragione, l'isis ha come nemici naturali i "diversi", non gli importa se sono curdi, cristiani o sciiti

      e poi i turchi, non si mai fidati al 100% neanche di barzani, ed hanno sempre chiesto che i curdi non ricevessero mai armamenti pesanti. cosa che va bene anche ad americani e russi, per ogni avanzata cosi dipendono dalle rispettive aviazioni. per questi motivi i turchi non potranno mai inviare armi all'isis passando per i territori controllati dai curdi

      poi sul campo i curdi hanno dato molte prove di lottare contro l'isis. tra l'altro a sinjar è stato proprio barzani a proclamare la riconquista e l'interruzione dell'autostrada raqa-mosul (2000 delle 6000 truppe sono state formate dagli italiani)

      on

      ps
      poi che i rapporti fra singoli gruppi curdi siano molto complicati è vero lo stesso che lo siano con i vari vicino. lo stesso barzani è scaduto come mandato politico, ma non si riesce ne a confermarlo ne a sostituirlo

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  5. Onore al Colonnello Suhayl Hasan, l'uomo che i propri soldati considerano il Rommel della loro patria. Mi auguro che elimini al più presto i sanguinari maledetti takfiri e magari anche qualche spia turca occidentale

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