mercoledì 23 febbraio 2011

Il Ministro degli Esteri siriano invita Fatah alla riconciliazione nazionale


Il Ministro degli Esteri siriano, Walid Muallem, ha dichiarato che il veto statunitense alla Risoluzione ONU che avrebbe dovuto condannare gli insediamenti ebraici illegali é stato "un evento disgraziato e vergognoso". Muallem ha dichiarato che comunque quel che é accaduto la scorsa settimana non mette la parola "fine" alla questione; le richieste palestinesi in merito riprenderanno forza e abbrivio attraverso un processo di ricomposizione dell'unità di intenti fra Hamas e Fatah e una nuova coordinazione degli sforzi di lotta contro l'occupazione e la pulizia etnica di stampo sionista.

Muallem, rispondendo alle domande dei cronisti presenti alla conferenza stampa ha dichiarato: "Chiunque conti sui veti della Casa Bianca per tacitare la Questione Palestinese é un illuso perché, con tutto il loro peso economico e militare, nemmeno gli Stati Uniti d'America hanno il potere di trasformare l'ingiusto in giusto e per questo motivo la questione degli insediamenti illegali continuerà a spuntare fuori e a venire riproposta, fino a che il consenso internazionale non avrà ragione delle opposizioni parziali e interessate di Washington".

Il Ministro ha anche dichiarato che la fazione Fatah, attualmente in controllo della Cisgiordania, dovrebbe smetterla di farsi illusioni sul "processo di pace" e sul potere 'taumaturgico' delle assise internazionali; un rafforzamento dei legami con altre importanti organizzazioni della Resistenza palestinese potrebbe sortire effetti molto più significativi e duraturi di qualunque campagna diplomatica.

In chiusura, il responsabile degli Esteri di Damasco ha sottolineato l'importanza del prossimo meeting della Lega Araba, programmato per tenersi in Irak; sottolineando come esso costituirà, con ogni probabilità, la prima occasione di confronto con le nuove realtà arabe e nordafricane uscite dalle rivolte popolari di gennaio e febbraio.

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