La Jihad islamica in Palestina ha attaccato duramente gli Stati Uniti per avere stravolto col loro veto la seduta del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite in cui sarebbe stata approvata a larghissima maggioranza (14 voti a 1) la risoluzione di condanna degli insediamenti ebraici illegali in Cisgiordania, costruiti su terra palestinese occupata con la violenza e l'arroganza dell'impunità che proprio il supino e codardo sostegno americano a Israele rende possibile.
Khaled al-Batesh, leader dell'organizzazione di Resistenza, ha dichiarato in una conferenza stampa tenutasi nelle scorse ore che il veto é stato uno schiaffo in piena faccia per coloro che avevano "scommesso" sul successo del cosiddetto 'processo di pace' che si é rivelato solo un comodo scudo dietro il quale i sionisti razzisti hanno potuto programmare e portare avanti le loro aggressioni alla Palestina e ai Palestinesi.
Al-Batesh ha ribadito che contro l'Entità sionista e il proliferare canceroso dei suoi insediamenti illegali non vi é "alcuna speranza di pace o di accordo" e che la fazione Fatah, vista e verificata l'ipocrisia e la parzialità di quello che avrebbe dovuto essere l'onesto mediatore americano dovrebbe abbandonare il tavolo dei negoziati e riprendere la via della lotta a fianco di quelle organizzazioni e di quei gruppi che non si sono lasciati sviare e rabbonire dalle illusorie promesse di Israele e dell'Occidente.
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