venerdì 25 febbraio 2011

La Jihad islamica onora il martire Adel Jandiya, caduto sotto l'ennesimo attacco israeliano non provocato


Un nuovo nome si é aggiunto ieri alla lunghissima lista di coloro che sono caduti, versando il proprio sangue, militando per la Causa nazionale palestinese nelle fila della Resistenza armata. Adel Jandiya, membro dell'ala militare del Movimento per la Jihad islamica in Palestina, é stato proclamato morto nella notte tra mercoledì e giovedì, dopo che le ferite che aveva ricevuto in un attacco israeliano nel pomeriggio del 23 febbraio si erano criticamente aggravate.

Secondo il tradizionale costume arabo e palestinese le esequie si sono svolte nel giro di poche ore dopo la morte, con la salma del giovane, avvolta in un bianco sudario su cui spiccava il vessillo nero e oro della Jihad, che é stata portata a spalle per le strade del suo quartiere natio, con la folla che si accalcava attorno alla spoglia del nuovo "Shaheed" ('martire') per toccarla o carezzarla.

Un portavoce delle Brigate Al-Quds, di cui Adel faceva parte, ha giurato che il gruppo non lascerà invendicata la sua morte, avvenuta durante l'ennesimo bombardamento non provocato da parte delle forze armate israeliane contro la Striscia di Gaza, uno dei molti modi sornioni e vigliacchi con cui i generali sionisti stanno 'approfittando' della massiccia distrazione dell'opinione pubblica internazionale, fissa su Tripoli e i fatti di Libia, per portare avanti la loro agenda di aggressione e persecuzione contro i Palestinesi.

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