mercoledì 16 novembre 2011

Gli attivisti di 'Freedom Riders' sfidano l'Apartheid in vigore sugli autobus che portano alle colonie illegali degli estremsti ebrei!



Con una azione plateale e coraggiosa gli attivisti cisgiordani del gruppo 'Freedom Riders' hanno vinto la loro sfida contro il razzismo del regime ebraico dell'Apartheid, che impone la segregazione etnica sulle linee di autobus che collegano la Gerusalemme occupata con le colonie illegali dei fanatici fondamentalisti ebrei, trapiantati in Palestina nella speranza che la loro violenza e le loro aggressioni mettano in fuga gli abitanti legittimi dalla loro terra natale.

"L'azione di oggi é principalmente dimostrativa: vogliamo esporre le politiche sioniste di apartheid coloniale e vogliamo che tutto il mondo le veda, vogliamo far vedere come solo agli appartenenti alla 'razza superiore' sia concesso viaggiare su mezzi e strade che attraversano la nostra terra, la terra palestinese, violata e offesa da colonie illegali che si espandono continuamente, come un cancro". Ha dichiarato un membro del gruppo di dimostranti, composto da: Huwaida Arraf, Mazen Qunsiyeh, Fadi Qur'an, Nadeem Sharabti, Badi' Dwaik, e Basel al A'raj.

Dozzine di giornalisti e reporter hanno fornito copertura mediatica all'occasione, registrando come, dopo diversi tentativi, i manifestanti siano riusciti a salire su un autobus, che però é stato poi fatto fermare al posto di blocco di Hizma fuori da Gerusalemme. La loro azione ha dimostrato in maniera incontrovertibile oltre ogni legittimo dubbio che sotto il regime ebraico sia in corso la più rigida discriminazione razziale, simile a quelle che vigevano negli stati schiavisti del Sud, nella Germania di Hitler e nel Sudafrica e nella Rhodesia.

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