Ancora dimostrazioni in Marocco, dove attivisti delle forze d'opposizione al regime del corrotto sovrano Mohammed VI hanno preso il controllo delle strade e delle piazze nelle maggiori città del paese per invitare la popolazione a disertare le urne delle fasulle e pilotate 'elezioni' previste per il 25 novembre, dove le maggiori e più popolari formazioni politiche non allineate con la corte sono state escluse.
"Che votiate o non votiate non cambierà nulla, il Re ha già deciso l'esito" é solo uno degli slogan dei dimostranti che hanno paragonato le prossime consultazioni a "una brutta e grottesca pantomima", tra i cartelli innalzati nei cortei spiccavano quelli che dicevano "Io boicotto, e tu?", che sembra aver riscosso il maggior successo finora.
Mohammed VI finora si é riservato tantissime prerogative che nei paesi democratici sono di norma appannaggio dei Parlamenti: la nomina del Primo Ministro, l'approvazione dei bilanci dello Stato e così via. A seguito delle rivolte della 'Primavera Araba' da giugno il sovrano ha promesso un cammino di riforma e democratizzazione della società ma, subito dopo aver indetto le prossime elezioni ha fatto in modo di 'pilotarne' l'esito escludendo da esse i principali partiti di opposizione.
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