Migliaia e migliaia le persone scese in piazza in queste ultime ore seguendo gli appelli lanciati dal 'Movimento 20 Febbraio', che, in segno di protesta contro l'inizio 'ufficiale' della campagna elettorale per le prossime consultazioni indette dal sovrano Re Mohammad Sesto (elezioni da cui sono stati esclusi i più grandi raggruppamenti e i più influenti candidati delle opposizioni) hanno chiamato la folla a mobilitarsi manifestando le proprie intenzioni di ignorare l'appuntamento elettorale.
Almeno dodici persone sono state fermate e arrestate dalla polizia regia, che si é abbandonata alla consueta violenza nel contrastare manifestanti pacifici che volevano solo mettere alla berlina la duplicità e la scorrettezza del Governo di Rabat, fedele alleato degli imperialisti francesi e americani, che spera, scimmiottando con elezioni-truffa gli aspetti esteriori della Democrazia, di accattivarsi la simpatia della popolazione.
La delegazione del Consiglio d'Europa che recentemente ha lasciato il paese dopo avervi condotto una approfondita 'missione esplorativa' ha dichiarato che il tasso di Democrazia e tutela dei Diritti umani in Marocco é 'gravemente insufficiente' e che non é con elezioni quali quelle previste per la prossima settimana, per le quali si anticipa peraltro un bassissimo tasso di affluenza ai seggi, che il Re di Rabat può pensare di migliorare la situazione.
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