Un lavoratore dei tunnel sotterranei che attraverso la zona di Rafah consentono al ghetto di Gaza di ricevere cibo, medicinali, latte in polvere e carburante, tutti articoli "verboten" secondo il diabolico piano di strangolamento economico con cui gli Stranamore di Tel Aviv pensano di poter piegare la volontà e la dignità palestinese, ha perso la vita rimanendo folgorato mentre sistemava i cavi dell'impianto di illuminazione di uno dei passaggi sotterranei.
Fonti mediche palestinesi hanno rivelato che il nome del martire, che aveva appena vent'anni, era Salamh abu Hammad, e che viveva nella cittadina di Bani Suhaila, a Est di Khan Younis, nella parte meridionale dell'enclave costiera.
Con il suo sacrificio salgono a 210 i morti dei 'tunnel della vita', Palestinesi che hanno sacrificato le loro esistenze affinché ai loro compatrioti di Gaza possa essere data un'esistenza meno precaria e più dignitosa anche sotto il disumano assedio sionista, iniziato nel 2006 come misura di ritorsione contro la vittoria di Hamas alle regolari e democratiche elezioni palestinesi.
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