domenica 18 marzo 2012

L'Iran annuncia la realizzazione di un nuovo tipo di velivolo senza pilota per usi civili ma anche militari!


In un nuovo, promettente risultato della ormai più che ventennale "Jihad di Autosufficienza Militare" i tecnici e gli ingegneri aeronautici ed elettronici iraniani hanno testato con successo un nuovo modello di drone remoto da ricognizione, denominato 'Shaparak' (Rondine), alimentato da motori a scoppio ad altissima efficienza, che gli garantiscono ampia autonomia ed elevata quota di tangenza, lo Shaparak, come ha spiegato l'Ing. Reza Danandeh Hakkamabad, responsabile del progetto, può rimanere in missione per periodi prolungati e inviare al controllore immagini digitali ad alta risoluzione.

Il drone può compiere una ampia gamma di missioni: controllo delle frontiere, monitoraggio forestale e del traffico, ricerca per salvataggi, sorveglianza di infrastrutture sensibili civili e militari e, ovviamente, anche missioni di intelligence militare sul campo di battaglia e lungo le retrovie nemiche. A partire dai prototipi di drone comprati nel corso degli anni '70 dallo Shah Reza Palhevi l'Iran dopo la Rivoluzioen é riuscito a sviluppare una vivace e sofisticata industria nazionale dei velivoli senza pilota, che fa competizione ai modelli occidentali.

La stessa facilità con cui la Repubblica Islamica riesce a individuare, abbattere e intercettare gli apparecchi-spia inviati sul suo territorio da regime sionista e Stati Uniti dimostra di per sé stessa come le tecnologie e le operazioni di UAV abbiano ben pochi segreti per Teheran e i suoi esperti. Il modello più diffuso finora nell'inventario iraniano é il drone di classe 'Ababil', declinato nelle versioni per ricognizioni a medio raggio, ricognizione e attacco a corto raggio e altre modalità operative ancora.

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