venerdì 23 marzo 2012

Teppisti ebrei irrompono in centro commerciale aggredendo lavoratori e clienti palestinesi, chiedendo ai negozianti coltelli "per poterli pugnalare"!


Quando la misura dello schifo é colma persino un quotidiano sionistissimo come 'Haaretz', normalmente tutto impegnato a propagandare all'estero la falsa e mendace immagine di "Israele democratico", "Israele tollerante", "Israele gay-friendly" e altre simili balle e piaggerie non si può esimere dal riportare notizie affatto in sintonia con la caramellosa hasbara che propina solitamente e deve riportare la verità, che cioé il regime ebraico dell'Apartheid é uno stato razzista che diventa sempre più intollerante e violento e dove i pochi luoghi dove normalmente i legittimi abitanti palestinesi e gli immigrati di origine ebraica si incontravano e si mescolavano sono sempre più soggetti ad attacchi e a manifestazioni di odio insensato come quella che ha colpito il centro commerciale Malha di Gerusalemme.

Centinaia di teppisti ebrei appena usciti da una partita della squadra del Beitar, notoriamente dotata della tifoseria più razzista e criminale di Israele (il che é dire qualcosa, come sostenere di avere una curva più fascista di quelle della Lazio e dell'Hellas Verona) si sono riversati all'interno del centro commerciale e si sono scatenati in atti vandalici e di aggressione contro botteghe, clienti e personale lavorante palestinese. Vigliacchi come tutti i teppisti si sono scagliati a decine e a dozzine contro commessi, inservienti, custodi o semplici passanti, in una ridda di violenze che, pure evidenti, non hanno causato l'intervento di un solo poliziotto (ricordiamo che i teppisti ebrei vengono tutti dall'ambiente dei 'settler' e come la polizia dell'Apartheid abbia con loro un rapporto tutto particolare di favoritismo e copertura).

Solo dopo quaranta minuti di inferno le guardie giurate, mobilitate dal Direttore, sono riuscite a cacciare gli esagitati dall'area e a chiudere i cancelli per prestare assistenza e soccorso ai feriti e fare il conto dei danni. Fino all'ultimo i teppisti scatenati hanno continuato a chiedere ai negozianti che sembravano Ebrei di consegnare loro bastoni "per rompere le ossa agli Arabi" o coltelli "per poterli pugnalare". In un messaggio speciale inviato a tutti i dipendenti e tutti i clienti vittime di aggressione la Direnzione dello shopping mall ha dichiarato che in futuro, a ogni partita casalinga del Beitar, corrisponderà un incremento delle misure di sicurezza volto a prevenire il ripetersi di fatti simili.

Speriamo che la promessa venga mantenuta!
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2 commenti:

  1. Qua non si tratta di ebrei, si tratta di criminali sionisti che occupano la Palestina! Ci sono tanti ebrei per bene nel mondo che non appoggiano questo pseudo stato costruito sui scheletri dei bambini palestinesi. Complimenti a questo blog poiché l'unico modo per diffondere la vérità che "loro" chiamano oddio dopo avere chiuso ogni possibilità di farla passare nei media classici. Bisogna forse anche ricordare che hanno la manomessa sui i più grandi centri di potere di questo mondo quali il congresso americano ed il consiglio di sicurezza dell'onu??

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    1. Il fatto che i teppisti responsabili di questa aggressione fossero indubitabilmente tutti ebrei non carica di alcuna colpa o responsabilità i molti Ebrei decenti che esistono al mondo, alcuni persino anche nella Palestina occupata.

      Lei si é soffermato troppo sull'aggettivo 'ebrei' mentre l'attenzione invece secondo noi andava concentrata sul sostantivo 'teppisti'.

      Grazie dei complimenti.

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