mercoledì 21 marzo 2012

Bestiale! I carcerieri sionazisti impediscono il trasferimento in ospedale di Hana'a Shalabi, prigioniera al 34esimo giorno di digiuno!


Dobbiamo riportare che, al contrario di quanto comunicato ieri, la prigioniera politica palestinese Hana'a Shalabi, che da metà del mese scorso sta coraggiosamente rifiutando qualunque forma di nutrimento per protestare contro il suo ri-arresto illegale (dopo essere stata liberata lo scorso autunno nell'ambito delle concessioni che hanno portato al rilascio dell'Ebreo francese Gilad Schalit) non é stata ricoverata in ospedale, nonostante il team medico che la ha visitata abbia dichiarato che la sua vita é in costante e grave pericolo ogni ora che tale misura viene procrastinata e posposta.

Hana'a Shalabi, secondo quanto dichiarato congiuntamente dalle ONG 'Clinici per i Diritti Umani', ADDAMEER e Al-Haq sarebbe stata portata a un ospedale ma poi, per motivazioni e ragioni ignote, sarebbe stata riportata alla prigione di Ramleh, dove, tra l'altro avrebbe subito nuovamente violenze e maltrattamenti come ad esempio venire "trascinata sul pavimento". Il fatto che i carcerieri sionazisti continuino a maltrattare una donna che ha perso 14 chili di peso e che non riesce ad alzarsi in piedi da sola dimostra tutta l'abiezione morale del diabolico regime dell'Apartheid e dei suoi componenti.

Le tre organizzazioni umanitarie hanno invitato la Comunità Internazionale a mobilitarsi a favore della giovane che, con ogni giorno che trascorre priva di nutrimento per protestare contro le illegali pratiche poliziesche del regime sionista, rischia seriamente la morte o comunque conseguenze permanenti sulla propria salute.
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