Il comitato delle famiglie dei prigionieri politici detenuti da Fatah in Cisgiordania ha invitato ufficialmente tutti i Palestinesi a prendere parte attiva alle massicce marce di protesta che si terranno nella giornata di oggi per segnalare agli occupanti 'abusivi' dell'Autorità nazionale palestinese l'urgenza di cessare le loro politiche servili e collaborazioniste e ricostruire con le fazioni della Resistenza un fronte nazionale unito che sappia lottare per le istanze del popolo della Striscia e della West Bank.
In un comunicato stampa rilasciato il 14 marzo il Comitato ha sottolineato la necessità che fulcro delle manifestazioni siano le famiglie di detenuti ed ex-detenuti, per segnalare a Fatah, alle sue 'forze di sicurezza', ai suoi gendarmi che 'subappaltano' il lavoro sporco dagli israeliani, ai suoi torturatori che si accaniscono contro i loro fratelli che non si sono venduti l'orgoglio, che tutti i tentativi di stroncare il supporto alla Resistenza con la galera e le sevizie sono stati perfettamente inutili, anzi, controproducenti.
Il Movimento musulmano, l'ala studentesca di Hamas, ha dichiarato per parte sua che prenderà parte alle marce per lanciare un messaggio di sfida a Mahmud Abbas e ai suoi complici e fiancheggiatori, domandando altresì la liberazione di tutti i detenuti politici, membri e simpatizzanti della Resistenzaa musulmana e l'apertura di un serio e leale confronto che porti alla ristrutturazione dell'OLP, nonché al termine definitivo di ogni "processo negoziale" con lo Stato ebraico.
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