Il monumento di Piazza delle Perle, sei raggi curvi di candido cemento sovrastati da una sfera di identico materiale, svettava come tributo e memento della storica attività dei pescatori di ostriche perlifere, che prima della scoperta del petrolio costituiva la principale attività dell'isola e le aveva garantito fama e notorietà anche molto al di là dei confini mediorientali (Marco Polo ne aveva parlato anche nelle sue memorie di viaggio).
Con il crescere del movimento di protesta il monumento divenne quasi il simbolo delle rivendicazioni dei dimostranti, adesso, dopo la strage perpetrata con l'aiuto di truppe saudite, composte di fanatici wahabiti che non hanno avuto remora alcuna ad aprire il fuoco ad altezza d'uomo contro i civili sciiti disarmati, il Ministro dell'Interno di Manama, Khaled ben Ahmed al-Khalifa ha annunciato che le truppe reali hanno demolito la struttura per "cancellare brutti ricordi".
Come il tiranno Al-Khalifa e i suoi cortigiani scopriranno anche troppo presto, non basta distruggere i simboli materiali per cancellare da cuori e coscienze il ricordo di quanto é avvenuto nei giorni scorsi.
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