lunedì 6 febbraio 2012

La Magistratura egiziana vuol processare i provocatori americani che hanno cercato di istigare violenza e incidenti nel paese!


Le autorità egiziane hanno deciso di chiedere il rinvio a giudizio di 19 cittadini Usa e 24 altre persone che lavoravano alle loro dipendenze all'interno di poco chiare 'fondazioni' e ONG, variamente riconducibili alla Casa Bianca, alla CIA o a gruppi di pressione politica ed economica Usa di profilo non-istituzionale come l'Istituto Repubblicano Internazionale presieduto dal Senatore McCain. Gli accusati sarebbero imputati di aver cercato, con fondi monetari di incerta provenienza, di suscitare disordini e violenze nel paese, culminate con la Strage dello Stadio avvenuta la scorsa settimana a Port Said.

La Giunta militare egiziana ha già appoggiato manovre contro le ONG americane che dichiarano di "promuovere democrazia e diritti umani" ma poi si rivelano cellule della CIA o di 'think tank' interessati a sviare e interferire con i processi politici del Paese. Prontamente é arrivata da Washington la minaccia che, se gli accusati verranno trascinati in giudizio, il paese potrebbe vedersi revocare gli aiuti USAID.

In merito il Ministro degli Esteri egiziano Mohammed Amr ha dichiarato che accusare e processare i cittadini Usa rientra perfettamente nelle prerogative della Magistratura egiziana e che un intervento del Governo in merito lederebbe l'autonomia del Potere Giudiziario, che é garantita dalla Costituzione".
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