Approfittando del clima più rilassato dopo le importanti vittorie sui campi di battaglia e l'allontanamento dell'ISIS da molte località di importanza vitale, politica ed economica, oltre che militare, il Premier irakeno Haider Abadi ha iniziato un periodo di 'razionalizzazione' degli alti gradi militari mettendo al bando corruzione, settarismo e inefficienza.
Finora trentaquattro 'alti papaveri' sono finiti sotto la falce: ventisei direttamente licenziati (e non é chiaro se, di fronte a prove clamorose di inettitudine e corruzione non si possa procedere anche penalmente contro di loro), e un'altra decina più semplicemente 'invitati' a mettersi a riposo (speriamo col minimo di pensione!).
Non é chiaro se questo 'repulisti' abbia avuto luogo più tra gli scaldapoltrone del Ministero della Guerra (che sotto l'occupazione americana fu riempito di ogni sorta di cialtroni: esuli rimpatriati, collaborazionisti curdi e altra marmaglia) o tra i comandanti di unità sul campo, ma noi ci auguriamo che questa salutare 'purga' non sia che l'inizio di un processo di registrazione ed efficientamento (da condursi in coordinazione con Russia e Iran) di tutte le forze armate e di sicurezza irakene.
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