Nella giornata di mercoledì 26 ottobre pesanti scontri sono stati registrati tra gli invasori kenioti che hanno violato i confini somali per conto dei loro burattinai americani e israeliani e i combattenti musulmani Al-Shabab che lottano per mantenere l'indipendenza e l'autonomia del loro paese. Gli scontri sono scoppiati nel distretto di Luuq della regione di Gedo, a Nordovest di Mogadiscio e tra la cittadina di Taabta e il Basso Giuba, vicino al confine col Kenya.
Nel primo scontro il combattimento si é incentrato attorno a una base della milizia collaborazionista Ahlu-Sunna, mentre il secondo ha avuto come teatro un acquartieramento dell'esercito invasore. I sicofanti di Nairobi e del 'governo centrale', sottomesso ai diktat imperialisti, parlano di "attacchi falliti" basandosi sul fatto che entrambe le locazioni siano ancora in mano ai loro originari occupanti ma, guardando la lista delle vittime, si capisce che lo scopo degli Al-Shabab era più che la loro conquista piuttosto l'infliggere perdite ai loro nemici.
In entrambe i casi i guerriglieri musulmani sono riusciti a infiltrarsi totalmente non visti dai loro avversari fino a ridosso delle loro posizioni che poi hanno preso di mira con lanciarazzi montati su motociclette, buggies, quad e altri veicoli ad alta mobilità, mentre postazioni di mortaio accuratamente piazzate in precedenza lasciavano andare un fitto fuoco di copertura.
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