Il nuovo Parlamento egiziano, eletto per la prima volta con criteri di vera ed effettiva democrazia, ancorché con un sistema macchinoso e lungo che nelle speranze dei generali dello SCAF avrebbe dovuto favorire i partiti 'laicisti' e filo-occidentali si é riunito per la prima volta al Cairo, pochi giorni prima che ricorra il primo anniversario della Rivoluzione di Piazza Tahrir, in seguito alla quale il tiranno Hosni Mubarak é stato deposto e imprigionato.
Come abbiamo già riportato nella giornata di ieri tutti i tentativi per mettere in svantaggio i partiti di ispirazione religiosa si sono risolti in un nulla di fatto visto che l'FJP espressione della Fratellanza Musulmana ha portato a casa 235 deputati su 498, mentre 123 sono toccati ai più rigidi tradizionalisti di Al-Nour. Il primo partito 'laico' il Nuovo Wafd ha raggranellato la miseria di 42 seggi e il Blocco Egiziano appena 33.
Secondo quanto stabilito in maniera informale Mohamed Saad Ketatni del Partito di Libertà e Giustizia verrà eletto Presidente della Camera, mentre non é ancora chiaro chi andrà a sedersi sulle due poltrone di Vicepresidente. I rappresentanti della Fratellanza Musulmana hanno già annunciato che, forti della loro altissima maggioranza relativa, desiderano spingere il paese a una rapida transizione verso una guida totalmente civile, chiudendo la parentesi di tutela militare sulla vita politica prolungatasi fino ad ora.
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