Reiterando il suo saldo sostegno all'alleato mediorientale la Russia ha siglato un contratto per la vendita di jet militari da addestramento e attacco al suolo alla Siria. Il quotidiano economico russo 'Kommersant' ha citato nell'edizione di ieri lunedì 23 gennaio una fonte vicina alla compagnia statale di esportazioni per la Difesa, 'Rosoboronexport' secondo la quale l'accordo da 423 milioni di Euro prevederebbe la consegna a Damasco, a stretto giro, di 36 apparecchi Yakovlev Yak-130.
Un portavoce della 'Rosobornexport', interrogato in merito, si é riservato di non commentare il rapporto. Lo Yak-130 é il modello di bimotore di quarta generazione e mezza cui l'aviazione russa si é affidata per sostituire gli addestratori 'Albatros' L-29 ed L-39 utilizzati per addestrare i propri piloti al volo jet, in uso fin dagli anni '80. In una peculiarità più unica che rara, gli Albatros erano un rarissimo esempio di apparecchi non russi utilizzati dall'aeronautica sovietica (erano infatti di origine Cecoslovacca).
Come altri addestratori pari grado (Aermacchi M-346, Hongdu L-15, il koreano T-50 Golden Eagle) é in grado di trasformarsi in un efficace interdittore con la capacità di ben tre tonnellate di carico bellico da ripartire in sette piloni subalari. Gli Yak-130 hanno una vita operativa garantita di 10-15mila ore senza bisogno di interventi di manutenzione maggiore e possono anche operare senza problemi da piste improvvisate.
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In linea con il discorso del grande Vladimir Vladimorovich Putin, dove afferma che la Russia non è una nazione ma una grande civiltà che comprende l'Islam e le altre religioni dell'Eurasia.
RispondiEliminaSpashiba Santa Madre Russia!