Il violentissimo e brutale "pogrom" militare sionista ccontro la Striscia di Gaza, l'infame operazione "Piombo Fuso" ha celebrato cinque giorni fa il suo terzo anniversario, ma i suoi effetti nefasti non hanno cessato di tormentare la popolazione del ghetto palestinese e non soltanto dal punto di vista delle devastazioni materiali a cui, stante il bestiale regime di strangolamento economico imposto dal regime ebraico, non si é potuto ancora porre rimedio e riparazione.
Nella giornata di ieri Hanin abu Jalal, una ragazza palestinese che era rimasta gravemente ustionata dalle armi chimiche utilizzate senza riguardo contro la popolazione civile della Striscia dagli attaccanti sionisti é deceduta all'ospedale di Hadassah. La fanciulla era scivolata nel coma dodici giorni dopo aver subito un intervento chirurgico e vi é rimasta fino al momento della sua morte.
Nonostante abbia fatto uso di armi disumane come fosforo caustico, napalm e persino testate sperimentali a metalli inerti radiologicamente attivati (queste ultime "dono" della più snella che umana Dama Merkel, lo stesso tipo di arma già usata dal Mossad in Libano per uccidere Rafik Hariri) e nonostante esista un rapporto ufficiale ONU (il Rapporto Goldstone) che testimoni approfonditamente i crimini di guerra sionisti compiuti durante "Piombo Fuso" nessun processo é stato istruito dalla Corte Criminale Internazionale, nessuna accusa elevata contro gli Eicke e i Dirlewanger del XXI Secolo.
Il corpo di Hanin Jalal, ultima vittima del 'pogrom' sionazista, verrà portato all'ospedale Al-Makased a Gerusalemme prima di venire trasferito nella Striscia di Gaza per le esequie.
Ti è piaciuto l'articolo? Vota Ok oppure No. Grazie Mille! Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.
Che la terra ti sia lieve tenera colomba
RispondiElimina